Nuovo ambulatorio di Psichiatria a Bergamo

17/01/2024

Habilita San Marco, nel proprio Poliambulatorio di Bergamo, in Piazza della Repubblica 10, aumenta le prestazioni offerte all’utenza.
È stato infatti attivato il nuovo Ambulatorio di Psichiatria con il Dr. Gianluigi Tomaselli. A lui ci siamo rivolti per avere maggiori informazioni sul servizio.

«Lo psichiatra incontra, accoglie e si fa carico del disagio psicologico e psichico, cercando di aiutare in merito alle problematiche di ansia, insonnia, somatizzazioni a livello gastroenterico o in altra parte del corpo, attacchi di panico, depressione (più in generale tutto ciò che è riconducibile al mondo dell’ansia, della depressione e della sofferenza psicologica in generale). Rientrano nelle competenze dello psichiatra anche i disturbi di personalità, la disabilità intellettiva per gli aspetti psicologici, il disturbo bipolare e la schizofrenia. Il ruolo dello psichiatra è quello di valutare, diagnosticare, supportare e curare i disturbi psicologici e psichici durante il colloquio ed eventualmente prescrivere un’appropriata terapia farmacologica. Nel mio caso, grazie alla competenza di tipo psicoterapeutico, mi occupo anche di prevedere un sostegno e di individuare un percorso di questo tipo nei confronti di persone in difficoltà che ne abbiano necessità»

Quali sono le patologie che oggi sono più diffuse in questo ambito?

«Oggi le persone spesso si sentono a disagio e soffrono di disturbi della sfera dell’ansia e della depressione a livello di tutte le fasce d’età, anche avanzate, oppure di problematiche relazionali all’interno della coppia, nel rapporto con i figli, in ambito lavorativo. Le relazioni sono diventate progressivamente più liquide, le persone talora tendono a comunicare meno anche in ambito familiare e a isolarsi, ad esempio anche solo con il proprio pc o cellulare. La pandemia Covid e i conflitti internazionali (condizionamento nella mobilità di persone e beni con incrementi di costi a tutti i livelli) hanno peggiorato la situazione, influenzando gli stili di vita e portando a un incremento della sofferenza. Purtroppo, il disagio sociale e la sofferenza psicologica e psichica sono in crescita, e la richiesta di consulenza psichiatrica e di supporto psicologico sta aumentando».

È importante fare riferimento a uno specialista che possa fornire un valido supporto?

«Le persone che si rivolgono a un medico psichiatra e psicoterapeuta hanno la possibilità di ottenere una valutazione medico-psichiatrica-psicologica che permette di evidenziare in modo chiaro le difficoltà da superare. Una volta effettuata la diagnosi e valutato in contesto d’insieme, è possibile offrire, laddove necessario, un supporto farmacologico che andrebbe sempre accompagnato a un sostegno psicologico e talora anche psicoterapeutico. Lo psichiatra-psicoterapeuta può quindi dare il suo valido contributo intervenendo complessivamente sul disagio e sulla sofferenza psicologica».

Oggi è cambiata la percezione dei disturbi mentali rispetto al passato?

«Negli anni ’70, quando da adolescente ho iniziato a impegnarmi nel volontariato strutturato e in sussidiarietà alle strutture pubbliche, e negli anni ’80, durante il corso di medicina, la gente tendeva a fare riferimento al neurologo (anziché allo psichiatra) in quanto era molto diffuso lo stigma della malattia mentale. In effetti lo psichiatra, fino al 1978, se non vengono considerate le prime esperienze in alcuni ambulatori esterni, lavorava solo nei manicomi e la gente non voleva essere associata alle persone ospiti di queste strutture e pertanto ai loro curanti. Con il passare degli anni, si è compreso che la figura dello psichiatra è paragonabile a quella di specialisti di altre branche, come il cardiologo o il dermatologo. Oggi ci si rivolge tranquillamente, senza alcun timore di essere etichettati come “matti”».

Quale aiuto può fornire lo psichiatra?

«Molto spesso, quando le persone iniziano a soffrire frequentemente di ansia, insonnia, somatizzazioni subentrano la demoralizzazione e la depressione, senza che talora ve ne sia piena coscienza. Pertanto, le persone preoccupate o depresse che soffrono per i motivi già accennati come lavoro, relazioni affettive, famigliari, lavorative o per altro, necessitano di una corretta valutazione diagnostica da parte dello psichiatra-psicoterapeuta. Questo è fondamentale soprattutto nella fase iniziale: è molto importante aiutare a comprendere correttamente le cause del proprio disagio e alleviare l’ansia del paziente per aiutarlo a riposare bene. Non dormire correttamente mette a rischio la salute non solo psichica ma anche fisica, soprattutto per il cuore. Il solo approccio psicologico in fase iniziale può non essere sufficiente e si potrebbe correre il rischio che la situazione possa aggravarsi. Lo psichiatra in fase iniziale può valutare l’utilità di un approfondimento con esami ematici o altro e un contributo farmacologico. Ciò può facilitare anche la possibilità di sviluppare in modo più efficace un supporto psicologico o un percorso psicoterapeutico, escludendo cause organiche e alleviando all’inizio un’ansia o un’insonnia importante».

Prende in carico anche persone anziane?

«Io mi occupo anche di Psicogeriatria. Spesso le persone anziane si rivolgono al neurologo, ma nel momento in cui affiorano disagi particolari o anomalie della condotta la competenza frequentemente passa allo psichiatra. Aldilà di questo aspetto, è importante intervenire precocemente, prima che inizi il decadimento cognitivo o in fase iniziale per poterlo ritardare, non solo con il farmaco specifico, ma valutando anche depressioni nascoste, da dolori cronici, che tendono ad anticipare il declino cognitivo. Il paziente anziano, definito tale non prima dei 72-75 anni, rappresenta una quota emergente e in netto aumento tra coloro che visitano lo psichiatra».

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