L’ambulatorio di Gastroenterologia e Medicina interna

11/08/2022

La Gastroenterologia è quella branca medica che si occupa dello studio e della cura delle patologie a carico di tutto l’apparato digerente ed ha ambiti di competenze particolarmente vasti, in quanto le problematiche e le patologie di questo sistema, soprattutto negli ultimi 50 anni e grazie alle recenti scoperte scientifiche, risultano essere sempre più numerose e con specifiche peculiarità. Di conseguenza il paziente si rivolge allo specialista per un importante numero di sintomi che possono interessare anche apparati diversi ma che richiedono molto spesso un approfondimento della situazione dell’apparato digerente e, dunque, di competenza del gastroenterologo. Tra le patologie più frequenti che vengono trattate ci sono la malattia da reflusso gastro-esofageo, la malattia peptica (ulcera gastrica e duodenale), le malattie infiammatorie intestinali, le sindromi da malassorbimento ed i disturbi intestinali funzionali (colon irritabile e simili).

Il Dr. Fausto Svanoni, gastroenterologo e internista di Habilita che ha un ambulatorio in Habilita San Marco a Bergamo in Piazza Repubblica 10 e in Habilita Zingonia in via Bologna 1, spiega che «sia le malattie gastroenterologiche banali che quelle serie sono accomunate da una serie di sintomi scarsamente distinguibili tra di loro: il primo e fondamentale compito dello specialista in gastroenterologia è quindi quello di individuare le possibili patologie e dare un senso logico ad una serie di accertamenti che siano consequenziali e non casuali. È importante accertare – o escludere – la presenza di patologie a carico degli organi che compongono l’apparato gastrointestinale – esofago, stomaco, intestino, colon retto, pancreas, fegato – e stabilire, se possibile, un percorso terapeutico idoneo o richiedere l’esecuzione di esami specialistici per effettuare approfondimenti».

È importante sottolineare anche alcune osservazioni legate ai sempre più frequenti casi di celiachia: «È una malattia più diffusa di quanto si pensi in quanto è connessa a una predisposizione genetica, spesso misconosciuta e può portare a problemi vari: da una banale anemia cronica (spesso confusa con altre forme di anemia) a problemi di crescita nei bambini se non individuata correttamente. Fortunatamente oggi la sua diagnosi è facile attraverso esami di laboratorio specifici e con la conferma del prelievo bioptico della mucosa duodenale. La sua cura prevede una dieta di esclusione che evita all’organismo di venire a contatto con il glutine».

Non mancano, purtroppo, delle connessioni anche con il Covid. «Recentemente si è assistito ad un costante incremento di manifestazioni patologiche inquadrate nella sindrome del colon irritabile sia durante che dopo la pandemia. Questo potrebbe essere collegato direttamente all’attività del virus, ma trattandosi di una malattia da una connotazione frequentemente psicosomatica, non si escludono possibili connessioni con lo stress provocato dalle chiusure o alle difficoltà economiche. Recentemente ho visto diversi pazienti con questa problematica».
Invece tra le malattie gravi e potenzialmente invalidanti trattate dal gastroenterologo ci sono le malattie infiammatorie croniche dell’intestino. «Possono presentarsi con sintomi lievi e, se non precocemente individuate, curate e monitorate è possibile andare incontro a gravi complicanze fino all’evoluzione tumorale. È sempre importante quindi effettuare visite di controllo e non sottovalutare mai i sintomi che arrivano dal nostro organismo».

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