
In Habilita San Marco c’è il pediatra
07/01/2025
Habilita implementa l’offerta di servizi presenti nel poliambulatorio San Marco, in piazza della Repubblica 10, in centro a Bergamo: da metà gennaio sarà attivato infatti il nuovo ambulatorio di Pediatria. Il Dr. Cesare Ghitti, dopo una lunga carriera divisa tra l’ospedale San Gerardo di Monza e l’ospedale Bolognini di Seriate, sarà il referente di questo importante e richiesto servizio. Proprio con il Dr. Ghitti abbiamo parlato di una delle patologie tipiche di questa stagione, ovvero le infezioni delle vie respiratorie nei bambini.
«Le infezioni delle vie respiratorie – spiega il Dr. Ghitti – sono molto frequenti, fastidiose (portano spesso febbre), ma sono comunque tutte guaribili grazie alla tecnologia di cui disponiamo per la diagnosi e per la terapia e ai farmaci che abbiamo a disposizione. Parliamo di infezioni prevalentemente virali che tendono ad autolimitarsi. In ogni caso l’aspetto più importante è quello di effettuare sempre una diagnosi corretta. Purtroppo, molto spesso, la tendenza dei genitori è quella di somministrare qualche farmaco senza avere la visione completa della situazione. È invece importante escludere che siano presenti situazioni sottostanti che potrebbero poi peggiorare se non curate in modo efficace. Assume quindi una maggiore importanza la visita dallo specialista».
C’è qualche strumento che può ridurre la possibilità di incorrere in continue infezioni alle vie respiratorie?
«Uno strumento importante nel campo della prevenzione è la vaccinazione. Ad esempio, per i bambini la vaccinazione antinfluenzale ha un’indicazione: l’influenza è una delle infezioni respiratorie che potrebbe dare delle complicanze. Abbiamo a disposizione un buon vaccino che si è dimostrato essere piuttosto efficace e che quindi è giusto utilizzare, soprattutto per i soggetti che soffrono di asma o hanno una situazione di compromissione, per i bambini abbastanza piccoli, oppure per i bambini che vivono con genitori o nonni che è meglio che non prendano l’influenza a causa della loro condizione fisica».
Ci sono patologie più pericolose che è meglio non sottovalutare?
«Esiste una piccola percentuale di patologie (non superiore al 5-10% del totale delle infezioni delle vie respiratorie) che può essere un po’ più impegnativa. Parlo, in questo caso, delle bronchioliti, delle broncopolmoniti o delle polmoniti. Ci possono poi essere anche delle complicanze delle infezioni banali che virano verso situazioni più serie. Parliamo anche in questo caso di patologie guaribili che solo raramente possono avere conseguenze gravi come nei casi di immunodepressione o di malformazioni congenite del bambino. In medicina, e in particolar modo in pediatria, non esistono protocolli rigidi: esiste una personalizzazione del singolo caso».
Si tratta di patologie che generano molto spavento nei genitori.
«È vero. Quello che dico a tutti i genitori che incontro è che l’importante è non spaventarsi. I bambini si ammalano frequentemente e, nella quasi totalità dei casi, guariscono quasi sempre senza conseguenze. Un mito da sfatare è quello che i bambini muoiano a causa delle infezioni. Non è vero: i bambini non muoiono più per le infezioni. Il rischio più alto è legato agli incidenti stradali e domestici. È comprensibile la preoccupazione per il fatto che il bambino non stia bene, ma ricordiamoci sempre che, salvo rarissimi casi, si guarisce sempre».
Qualche consiglio per aiutare la guarigione nei bambini con un’infezione alle vie respiratorie?
«Il primo consiglio che mi sento di dare è quello di far riposare il bambino che non si sente bene. Il riposo è una medicina: l’influenza si combatte riposando. Anche la febbre non deve essere vista come qualcosa di negativo, ma è un elemento a favore della nostra guarigione. La temperatura alta inibisce la replicazione dei virus. Altro consiglio relativo alle vie respiratorie è quello di tenere pulite le vie respiratorie: la natura ci ha fornito degli strumenti importanti come lo sternuto che è il più potente liberatore delle alte vie aeree e la tosse che serve per liberare le vie basse. Oltre a questo noi possiamo soffiare spesso il naso oppure, nei bambini più piccoli, fare lavaggi nasali con la soluzione fisiologica. In questo modo si accompagna la guarigione, con la consapevolezza che il bambino ci metterà 4 o 5 giorni per guarire. Il genitore può aiutare la guarigione pulendo le vie aree alte del bambino e facendolo bere. Ricordiamoci che l’acqua è il più potente farmaco per fluidificare il catarro. Bere un po’ di più del solito è importante in questi casi».
Può essere utile anche l’utilizzo dell’aerosol?
«L’aerosol è un potente strumento per somministrare farmaci come broncodilatatori o cortisonici che sono di dimostrata efficacia. Non serve per sciogliere il catarro. L’aerosol può essere utile nei casi di asma, laringite e per pochissime altre condizioni. L’utilizzo dei calmanti per la tosse va bene a partire dai 3 anni in avanti e può essere utile soprattutto nei primi giorni, quando è presente una tosse stizzosa. In questi casi è importante anche umidificare bene l’ambiente. L’elemento fondamentale resta comunque seguire attentamente l’evoluzione della malattia e la diagnosi corretta. Il consiglio è quindi sempre di rivolgersi allo specialista pediatra».