Come eliminare gli eccessi a tavola durante le feste

I consigli della dietista di Habilita, dott.ssa Giannina Percassi

22/12/2021

Natale è arrivato: dal punto di vista alimentare si tratta di uno dei periodi più delicati dell’anno. In molti, infatti, dopo un periodo trascorso seguendo scrupolosamente una dieta sana, sono ora attesi da pranzi e cene in cui il rischio di eccedere con le calorie è particolarmente alto. Naturalmente i momenti di convivialità (mantenendo sempre alta l’attenzione sulle modalità di sicurezza) sono fondamentali sia dal punto di vista alimentare che da quello psicologico.

Come spesso capita, però, il problema non è tanto la qualità, ma la quantità. I momenti di incontro durante le feste sono decisamente più numerosi che durante l’anno. Spesso, poi, il cibo che si accumula a casa (panettoni, cioccolato, ecc) risulta l’elemento che fa saltare ogni equilibrio. La dietista di Habilita, Dott.ssa Giannina Percassi, sulla base della sua esperienza diretta, analizza così la situazione che si presenta durante le festività natalizie.

«In passato ritenevo che i chili che si accumulano durante questo periodo fossero soprattutto provocati da un accumulo di liquidi. Ultimamente, però, constato che l’aumento di peso sia provocato da un aumento di massa grassa. Questo si spiega con la necessità di gratificazioni che il cibo consente. Il rischio, però, è che si mangi di più e si riduca l’attività fisica con una conseguente crescita esponenziale di peso».

Che cosa si può fare per contenere l’aumento di peso legato al periodo di Natale?
«Il consiglio è sempre quello di usare il buon senso: non fare troppe rinunce, ma nemmeno esagerare. Se volete qualche consiglio pratico posso suggerire di non incrementare l’assunzione di frutta o di minestroni perché è una strategia che non funziona».

Quindi cosa possiamo mangiare per compensare un’alimentazione particolare come quella del periodo natalizio?
«A colazione suggerisco di consumare dello yogurt greco magro o, in alternativa, una bevanda vegetale senza zuccheri aggiunti con frutta fresca o frutta secca. Poi eviterei, nel resto della giornata, di assumere altra frutta. Un’altra alternativa può essere una frittata di albume accompagnata da tè, caffè o tisana. Potete poi anche provare del porridge con frutta fresca. Da evitare assolutamente gli spuntini nel corso della giornata. Il giorno successivo ad una cena abbondante sarebbe bene limitarsi a consumare frutta, verdura, proteine magre e bere molta acqua per contrastare la ritenzione idrica che sopraggiunge dopo l’assunzione di cibi salati e molto conditi».

Come comportarsi con i pasti principali?
«Per i pasti principali consiglio di consumare verdura cruda con una fonte proteica magra come carne “grass feed”, pesce, uova, albume di tipo 0 o 1, seitan e tempeh. Evitare di assumere formaggi, insaccati, cracker o gallette. È sempre preferibile il pane ai cereali o di segale. Inoltre, spesso consiglio ai miei pazienti di introdurre un digiuno intermittente: se dopo un pranzo abbondante non si ha fame, va bene saltare il pasto successivo. Attenzione, durante i cenoni evitate di esagerare con i cosiddetti “stuzzichini”: si tratta di alimenti che saziano e non permettono di assaporare le portate successive. Evitare poi i superalcolici (è meglio del buon vino) e concedersi solo una fetta di panettone a pasto».

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