Chirurgia della mano, Habilita Villa Igea centro di riferimento

15/03/2022

La chirurgia della mano è un settore molto specifico dell’ortopedia. In Habilita Villa Igea il responsabile è il Prof. Carlo Grandis, figura storica della Casa di Cura di Acqui Terme.

«Sono entrato a Villa Igea nel 1982, quando la struttura era guidata dalla Dr.ssa Blengio. La clinica era molto più piccola, e anche le risorse decisamente ridotte rispetto a oggi. Ma già allora il volume degli interventi relativi alla chirurgia della mano era importante. Poi, con l’arrivo di Habilita, Villa Igea è entrata in una dimensione diversa, con una visione più ampia e declinata anche su aspetti extra-regionali. Si tratta di un centro ortopedico decisamente attrattivo, come dimostrano i numeri relativi alla presenza di pazienti provenienti da fuori regione. Tenete presente che in Italia i centri di chirurgia della mano si diminuiti di numero e oggi la richiesta di ortopedici specialisti di questo particolare distretto corporeo spesso è costretta a ripiegare su centri ortopedici più generali».

La chirurgia della mano è quindi un ambito dell’ortopedia particolare e molto specifico?

«La chirurgia della mano rientra nel campo dell’ortopedia, ma non è esclusivamente questo: in questo ambito si concentrano anche neurochirurgia, chirurgia vascolare e chirurgia plastica. Parliamo quindi di una specialità che richiede una dedizione particolare e un aggiornamento scientifico specifico».

Per quale motivo sono così pochi i centri specializzati in Italia?

«Il problema della mancanza di centri specialistici per la chirurgia della mano è strettamente legato a problemi burocratici e amministrativi. In molti casi i giovani chirurghi e le aziende sanitarie preferiscono l’approdo ad altre branche specialistiche più remunerative. Fortunatamente in Habilita c’è una filosofia differente: la direzione ha optato per il mantenimento della chirurgia della mano e questo è garanzia di serietà».

Quali sono le patologie che vengono trattate più frequentemente?

«Le patologie che incontriamo con maggior frequenza in Habilita Villa Igea sono le sindromi compartimentali di compressione neurologica periferica come il tunnel carpale e la sindrome del canale di Guyon. Oltre a queste, è presente l’ampio aspetto legato agli esiti traumatici (anche molto recenti). Ci occupiamo spesso di ricostruzioni dell’apparato neurovascolare e trattiamo malformazioni congenite approdate a un’età adulta e che necessitano di un intervento. Più in generale ci occupiamo di tutta la serie di patologie dell’arto superiore. Tenete presente che in Habilita Villa Igea ci occupiamo anche di chirurgia protesica articolare della mano, del polso e del gomito».

C’è una tipologia specifica di paziente che richiede il vostro aiuto?

«La tipologia di pazienti è molto variegata. Trattiamo diversi casi: dal lavoratore che svolge attività fisiche pesanti, alla persona sedentaria, fino a quella sportiva: non esiste un target specifico».

Quanti interventi di chirurgia della mano vengono eseguiti ogni anno in Habilita Villa Igea?

«In Habilita Villa Igea io e la Dr.ssa Alessandra Scalese (che fa parte della mia équipe) svolgiamo circa 600 interventi all’anno. Possiamo definirci un punto di riferimento a livello nazionale per la chirurgia della mano. I nostri pazienti provengono da diverse regioni italiane, sia del nord che del sud. Possiamo contare su protesi articolari della mano e del polso di altissima qualità che difficilmente si possono trovare in altri centri. Inoltre, qui disponiamo di attrezzature e strumenti di ultima generazione che ci consentono di ottenere risultati importanti e di alzare notevolmente il livello qualitativo del nostro servizio».

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