L’ Unità Funzionale di 1° Livello è dotata di 15 posti letto dedicati alla riabilitazione di pazienti con esiti di patologie di tipo neurologico, interventi di protesi articolare, sindrome di allettamento.
L’intervento riabilitativo previsto è di 1 ora al giorno e viene erogato da fisioterapista, massofisioterapista, logopedista, psicologo. Il reparto dispone di due palestre multifunzionali e box per il trattamento individuale.
L’Unità Funzionale di 2° Livello è dotata di 20 posti letto dedicati alla riabilitazione di pazienti con esiti di patologie di tipo neurologico, interventi di protesi articolare, disturbi delle funzioni superiori.
L’intervento riabilitativo previsto è di 3 ore al giorno e viene erogato da fisioterapista, massofisioterapista, logopedista, neuropsicologo. Il reparto dispone di due palestre multifunzionali e box per il trattamento individuale.
Lo scopo finale della riabilitazione è quello di ridare al paziente un’autonomia che sia il più vicino possibile a quella completa. Il tutto è commisurato in base alla situazione di partenza del paziente. La maggior parte del lavoro viene svolta in palestra dove vengono vari ausili come le parallele, piuttosto che le scale protette, o i lettini per i trattamenti manuali.
Il recupero completo poi avviene in autonomia: il nostro obiettivo è quello di rendere un soggetto il prima possibile autonomo in maniera tale che si possa poi autogestire nella propria abitazione.
L’Unità Funzionale di 2° Livello di Habilita Casa di Cura I Cedri di Fara Novarese dispone di 20 posti letto.
L’Unità Funzionale di Riabilitazione rappresenta una prosecuzione clinica strettamente collegata all’Unità Funzionale di Ortopedia. Poter svolgere direttamente la riabilitazione all’interno della stessa Casa di Cura, è un plus valore in quanto viene garantita la continuità delle cure stesse mediante la stretta collaborazione tra chirurghi e fisiatri.
La collaborazione tra l’Unità Funzionale di Ortopedia e quella di Riabilitazione consiste soprattutto nel trattamento dei pazienti reduci da interventi di protesi d’anca e di ginocchio.
Per quanto riguarda i pazienti provenienti dagli Stati Vegetativi si effettuano dei trattamenti di mantenimento; ovvero delle mobilitazioni passive che tendono a mantenere lo status quo.
Per i pazienti che, invece, provengono dalla Medicina è necessario valutare la singola patologia: tendenzialmente si tratta di pazienti allettati e, per questo motivo, il primo obiettivo è quello di aiutarli a fargli riconquistare la posizione eretta e garantirgli quel minimo di autonomia fondamentale una volta che si arriva a casa.