La “nuova” Riabilitazione di Habilita I Cedri

L'attività spostata in nuovi spazi ristrutturati

28/01/2022

Dallo scorso autunno hanno preso il via diversi lavori di ristrutturazione nella sede Habilita I Cedri di Fara Novarese. La Casa di Cura è stata sottoposta a diversi interventi: i principali riguardano la realizzazione di un nuovo blocco operatorio, la ristrutturazione di un’area del vecchio complesso scolastico che era in disuso da destinare all’attività di riabilitazione motoria e la ristrutturazione di alcuni ambienti dove portare il Laboratorio di Analisi Mediche. Mentre il cantiere relativo alle sale operatorie è ancora in essere, gli altri due interventi sono stati da poco completati. In particolare, l’area destinata ad ospitare la riabilitazione dei pazienti è già pienamente operativa. Abbiamo quindi chiesto alla responsabile dell’attività di riabilitazione, Graziella Di Marco, di illustrare le novità relative a questo intervento strutturale e, più in generale, di presentare l’attività che viene proposta in Habilita I Cedri.

Come è cambiata la situazione dal punto di vista logistico adesso che è stata cambiata l’area dove viene effettuata la riabilitazione come è cambiata e quali vantaggi ci sono nell’utilizzo della nuova area messa a disposizione

«Ora la palestra è situata al piano terra – spiega Graziella Di Marco – e, quindi, anche l’accesso per i pazienti esterni è decisamente più agevole rispetto a prima. Siamo vicini anche ai reparti di degenza e questo rende molto più facili e veloci anche le operazioni di spostamento dei pazienti dalla camera alla palestra».

Gli spazi sono stati resi molto più ampi e luminosi rispetto al passato?

«Sì, decisamente. Ora l’area riservata alla riabilitazione è molto più spaziosa e ariosa. Lavorarci è molto stimolante. Poi abbiamo rinnovato anche le attrezzature, sono tutte nuove. È stato fatto un lavoro molto importante in questo senso e ora gli spazi che abbiamo a disposizione sono davvero congeniali all’attività che svolgiamo. Siamo tutti molto felici di questo intervento».

Ricordiamo che tipo di riabilitazione viene effettuata in Habilita I Cedri

«Con i pazienti ricoverati è prettamente un’attività riabilitativa di tipo ortopedico. Parliamo infatti di pazienti che sono reduci da interventi ortopedici e che quindi necessitano di iniziare in modo precoce il percorso riabilitativo. Il più delle volte trattiamo pazienti che sono stati sottoposti a interventi di protesi d’anca e di ginocchio. Per quanto riguarda invece i pazienti esterni, lavoriamo su varie patologie. Parliamo di pazienti che in passato hanno subito comunque interventi di protesi di anca o ginocchio e che ambulatorialmente hanno ora necessità di effettuare determinati trattamenti. Abbiamo poi tutta una serie di pazienti che soffrono di patologie differenti come cervicalgie, lombalgie; trattiamo poi pazienti post interventi al tendine d’Achille, post interventi alla mano, o alla spalla; ci occupiamo, più in generale, del recupero della mobilità degli arti superiori e inferiori».

Quanti sono i fisioterapisti presenti oggi in Habilita I Cedri?

«Attualmente siamo dieci fisioterapisti presenti in struttura, a disposizione dei pazienti. Si tratta di personale sempre molto aggiornato e competente con una conoscenza approfondita di tutte le ultime tecniche da adottare nel campo della riabilitazione».

Come viene realizzato un percorso riabilitativo per un paziente che si rivolge a voi?

«Allora, l’accesso è sempre preceduto da una visita specialistica con un ortopedico o con un fisiatra. A seguito dell’accertamento con lo specialista si chiama in struttura o si invia una mail con la copia della richiesta da parte del medico specialista, dopodiché i pazienti vengono contattati da noi e vengono inseriti nel programma di riabilitazione che viene poi calibrato a seconda delle specifiche necessità della singola persona. Naturalmente ogni percorso è personalizzato e studiato specificatamente per essere più efficace. Durante il percorso riabilitativo, se concordato con un nostro specialista, vengono poi effettuati dei controlli e delle verifiche periodiche per valutare lo stato del recupero funzionale. In altri casi, se la situazione lo richiede, contattiamo il medico che ha prescritto le terapie e i trattamenti per effettuare una valutazione».

Vengono trattate patologie solo di natura ortopedica?

«I nostri pazienti in degenza sono tutti di tipo ortopedico. Ambulatorialmente, invece, possono capitare anche pazienti che presentino lesioni neurologiche ma non particolarmente gravi».

Per i pazienti ricoverati, dopo quanto tempo si inizia il percorso riabilitativo post-operatorio?

«Se le condizioni di salute del paziente lo consentono, è auspicabile un inizio di riabilitazione precoce, già poche ore dopo l’intervento. Ciò consente di ottimizzare i tempi di recupero e permette al paziente di affrontare il suo percorso nel modo migliore».

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